Corinaldo 27 febbraio 2009

Giornata di sport, profumo di nazionale non solo a Senigallia ma, grazie all’amicizia che unisce la U.S. Pallavolo Senigallia all’ AS Pallavolo Avis Corinaldo anche a Corinaldo. Oltre al ct Massimo Barbolini, al giornalista del “Corriere dello Sport” Adelio Pistelli e al fondatore della US Senigallia l’ avv. Roberto Paradisi, presenti l’Assessore allo Sport Fernando De Iasi, il presidente dell’Avis Pallavolo Gianluca Giuliani, i consiglieri Riccardo Piermattei e Alice Mazzarini gli e gli allenatori Tarsi Gianni e Guido Mallucci. Alle ore 12 il tecnico della nazionale di pallavolo femminile, campione d’Europa in carica, si è recato presso la palestra della scuola media dove ha incontrato la realtà pallavolistica del posto e gli stessi ragazzi della scuola media locale che hanno permesso di passare una piacevole e brillante ora proponendo le domande più disparate e facendo parlare di sé il ct della nazionale che si è sfogato raccontando di come la sua passione per la pallavolo sia nata grazie ad Adriano Guidetti, il suo insegnante di educazione fisica, un mito nella pallavolo e ad una pratica attiva sul campo, in una palestra piccola come quella degli inizi dell’Avis Pallavolo; è passato poi a rispondere a quesiti più tecnici riguardanti le sedute di allenamento, l’alimentazione e il piano altezza: “Nel club facevo fare 10-12 allenamenti a settimana con doppie sedute di pesi e palestra e solitamente il lunedì e una-due mattine venivano lasciati liberi. In Nazionale, essendo il lavoro concentrato in 4-5 mesi, con giocatrici a tempo pieno già militanti nei massimi campionati gli allenamenti vengono raggruppati in 11-12 giorni con 20 sedute. Per le squadre dilettantistiche sono sufficienti 3 allenamenti di 2 ore a settimana. Per quanto riguarda la dieta da seguire, le atlete, con il passare degli anni hanno iniziato a disciplinarsi e a prendere consapevolezza del proprio corpo, senza dover fare particolari rinunce, senza eccedere né da una parte né dall’altra.” Passando all’argomento ‘piano altezza’ il tecnico ha sottolineato che magari alcuni anni fa esisteva ma ora non è più in vigore o meglio, non è più determinante come lo poteva essere un tempo; certo, l’essere alti è tutt’altro che uno svantaggio ma, in alcune giocatrici l’aspetto fisico passa in secondo piano rispetto al talento.
L’incontro è terminato con la consegna di una targa ricordo della città di Corinaldo all’allenatore Barbolini e alcune foto dello stesso fatte con le atlete dell’under 14, 16 e Seconda categoria.
La mattinata si è conclusa con il trionfo delle piccole realtà, il vero sangue di questo movimento.

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